Descrizione
In occasione del 100° anniversario della fondazione del Bauhaus, minimum presenta in questo libro 100 icone di stile leggendarie e classici dell'arredamento senza tempo che sono ancora disponibili. Wilfried Lembert ha curato 100 oggetti per illustrare il fenomeno Bauhaus. I designer del Bauhaus cercavano nuove risposte alla questione del rapporto tra arte, artigianato e industria. Questa domanda è troppo ampia per essere limitata agli anni dal 1919 al 1933, in cui la scuola del Bauhaus è esistita. Era ed è troppo importante per essere posta solo a Weimar, Dessau e Berlino. I 100 oggetti sono l'esperienza di una visione imparziale del mondo - combinata con il desiderio di cambiarlo, un atteggiamento cooperativo e il desiderio di conservare le risorse.
minimum cura una collezione di mobili e accessori di produttori tradizionali e giovani designer con potenziale classico che creano un collage unico. L'azienda berlinese progetta anche uffici e spazi abitativi e si occupa della produzione di mobili di alta qualità ed estetica.
Dimensioni: (L/H/D): 17 x 24 x 2 cm
Editore: Wilfried Lembert
Lingua: Tedesco
Cosa rappresenta il Bauhaus per oggi?
Un approccio in tre domande a Wilfried Lembert, amante del design, fondatore di minimum einrichten e autore del titolo "Il Bauhaus in 100 oggetti".
Come è nata l'idea di questo libro?
In occasione del 100° anniversario del Bauhaus, minimum, insieme a stilwerk e Tagesspiegel, ha sviluppato una serie di oltre 100 oggetti che vengono presentati ogni domenica per 100 settimane nella sezione culturale del Tagesspiegel. I lettori del Tagesspiegel ci hanno motivato con il loro feedback a farne un libro.
Qual è il suo oggetto preferito?
La poltrona pieghevole D4 di Marcel Breuer, che ho ricevuto in regalo dal mio Designmentor 25 anni fa.
Cosa significa per lei il Bauhaus?
Per me il Bauhaus è una filosofia di gestione sostenibile delle risorse e dei materiali. I prodotti Bauhaus sono caratterizzati da un'alta funzionalità e longevità e vengono ereditati invece che buttati via. Il buon strumento è la base del minimo e quindi il Bauhaus fa parte del nostro DNA.